In allegato il nuovo bollettino rilasciato dall’AULSS 8 Berica in data 01.05.2020
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In questa giornata così importante per tutti i lavoratori abbiamo il piacere di comunicarvi che è stata stipulata la convenzione tra EPACA e Nursind.
Ci teniamo a sottolineare che EPACA è il più GRANDE patronato italiano per volume di pratiche in ambito di infortuni sul lavoro.
La migliore convenzione possibile, per la migliore tutela possibile agli Infermieri Italiani.
Offriamo quindi a tutti i nostri iscritti assistenza tramite il patronato EPACA per la valutazione di possibili indennizzi a seguito di contagio con il Covid-19, la possibilità è da intendersi estesa anche in presenza di soggetto con tampone negativo ma clinica positiva (febbre, dolori, tosse, congiuntivite ecc…) o diagnostica positiva (rx torace con segni di polmonite interstiziale) che verranno valutati e i singoli casi verranno sottoposti all’attenzione del consulente medico nazionale EPACA.
E’ necessario rivolgersi alle sedi provinciali del patronato, che per la provincia di Vicenza sono:
1° maggio, festa dei lavoratori.
Quest’anno scegliamo di dare voce ad una donna, rappresentante sindacale ed in questa situazione storica cosi delicata, in prima linea nell’emergenza COVID-19.
Una donna che si batte per la difesa dei lavoratori e della vita dei pazienti, nonostante le difficoltà.
Il segretario Andrea Gregori: “agli infermieri contagiati e morti sul lavoro va l’onore del Nursind e l’impegno di lottare per una maggiore sicurezza sui luoghi di lavoro e stipendi dignitosi”
Il mondo della Sanità piange la scomparsa di 98 addetti. Sarà un 1 maggio molto diverso per i lavoratori della Sanità del Veneto, in particolare per gli infermieri.
Covid-19 ha destabilizzato tutti gli equilibri e minato le sicurezze che ciascuno aveva prima della pandemia. Oggi, di fatto, la parola chiave è fragilità, nonostante l’impegno forte del comparto della Sanità.
“Un 1 maggio decisamente difficile. Arriviamo a questo appuntamento, nell’anno internazionale dell’infermiere e dell’ostetrica – spiega il segretario provinciale del Nursind, Andrea Gregori – dopo oltre due mesi di incessante battaglia contro un nemico invisibile, il Coronavirus. Sono stati mesi incredibili ed inimmaginabili, dove la professione ha dato veramente tutto quello che poteva, senza risparmiare nulla. Mesi di lavoro in cui i rischi, i sacrifici e lo stato emotivo hanno messo a dura prova la tenuta di un’intera categoria”.
Il peggio è passato, ma sul campo le conseguenze sono pesanti. Stando ai dati Inail recentemente diffusi, infatti, al 21 aprile risultano 28.381 denunce di infortunio a seguito di Covid-19. Di queste, il 71% dei contagiati sono donne, con un’età media di 46 anni. Ed il settore della Sanità ed assistenza sociale (ospedali, case di cura e di riposo, ecc…) registra il 72,8% delle denunce, un triste primato. Ben 98 denunce di infortunio hanno avuto esito mortale, a seguito di Covid-19, ed il 79,6% dei decessi ha riguardato uomini, con un’età media di 58 anni. Il settore della Sanità ed assistenza sociale (ospedali, case di cura e di riposo…) registra il 42,2% dei decessi.
“Gli infermieri sono stati non solo la prima linea, ma l’unica linea contro il Coronavirus. A due mesi di distanza possiamo tranquillamente affermare – aggiunge Gregori – che questa prova gli infermieri l’hanno superata alla grande. L’abbiamo superata lasciando sul campo anche noi i nostri morti, i nostri feriti ed i nostri convalescenti. Dalla lettura dei dati Inail emerge chiaramente che gli infermieri hanno pagato il prezzo più alto della pandemia, in termini di contagiati e di morti sul lavoro”.
Un triste primato, che richiede una riflessione e, soprattutto, misure concrete a favore degli addetti. “Ai colleghi contagiati ed a quanti non ci sono più va l’onore del Nursind e l’impegno di lottare per una maggiore sicurezza sui luoghi di lavoro e stipendi dignitosi. Abbiamo chiesto alla Regione Veneto – conclude Gregori – di attivare dei percorsi di sorveglianza sanitaria attraverso i medici competenti delle AULSS per tutti gli operatori della Sanità che hanno contratto il virus oltre a ricomprenderli nel riconoscimento economico che la Regione si appresta a dare ai sanitari del Veneto. Pensiamo che mai come oggi sia necessario prendersi cura di cui ci ha curato”.
In allegato il nuovo bollettino rilasciato dall’AULSS 8 Berica in data 30.04.2020
In allegato il nuovo bollettino rilasciato dall’AULSS 8 Berica in data 29.04.2020
In allegato il nuovo bollettino rilasciato dall’AULSS 8 Berica in data 28.04.2020
In allegato il nuovo bollettino rilasciato dall’AULSS 8 Berica in data 27.04.2020
In allegato il nuovo bollettino rilasciato dall’AULSS 8 Berica in data 26.04.2020
In allegato il nuovo bollettino rilasciato dall’AULSS 8 Berica in data 25.04.2020