Comunicato stampa relativo alla situazione del personale infermieristico nella Regione Veneto

Vicenza, 17 luglio 2024. Quella dell’infermiere non è una missione, ma una professione che quotidianamente ogni operatore della sanità si trova a svolgere, consapevole delle responsabilità e difficoltà del compito che sta affrontando con rigore. È un quadro che a tratti sconvolge, ma rappresenta la triste realtà dei fatti. Ed in occasione del recente tavolo regionale delle Organizzazioni sindacali, lo scorso 11 luglio, la situazione rispetto all’andamento del personale ed al monitoraggio posto in essere rispetto agli standard stabiliti nel 2014, è apparsa tutt’altro che confortante. “I dati emersi sulle prospettive future sono decisamente preoccupanti – commenta il segretario di Nursind Vicenza, Andrea Gregori – e si stima che entro i prossimi cinque anni mancheranno nelle strutture delle Ulss venete almeno tremila infermieri ed al momento non sembra esserci una strategia concreta per arrivare ad invertire questa tendenza”.

Un quadro che potrebbe trovare soluzione soltanto investendo risorse economiche per incentivare la professione in entrata e per mantenerla stabile nelle strutture. “Il pragmatismo richiede interventi concreti sull’accesso alla professione – prosegue il segretario Gregori – con investimenti sul piano delle tasse universitarie, sulla corresponsione di adeguati assegni di studio e contributi per l’alloggio degli studenti fuori sede. È imbarazzante pensare di proporre come strategia solo una campagna social per attrarre nuovi iscritti al corso di laurea, se non per ribadire la piena occupazione al termine del percorso di studi”.

La programmazione, quindi, non esiste, mentre si continua a lavorare in un regime di emergenza. “L’incremento del personale infermieristico che negli ultimi anni era stato autorizzato per lo sviluppo del territorio – sottolinea il segretario Gregori – è stato prevalentemente utilizzato per colmare le carenze ospedaliere dove la situazione si stava facendo drammatica”.

Nursind è fortemente preoccupato del rischio chiusura dei piccoli ospedali, presidio fondamentale per i cittadini della regione. “È necessario dare gambe agli investimenti proposti – aggiunge il segretario Gregoli – se non si vuole arrivare ad una ristrutturazione della rete ospedaliera del Veneto che porterebbe alla chiusura di piccoli ospedali, al fine di concentrare il personale verso le strutture più grandi. Non ci sono alternative”.

Si fa strada anche nel pubblico un’offerta diversa che dà vita ad una sana competizione tra le Ulss del territorio. “Si sta concretizzando nelle nostre Aziende – conclude il segretario Gregori – un meccanismo di competizione che non potrà che premiare le Ulss in grado di essere più attrattive, con maggiori opportunità di sviluppo professionale, attraverso la contrattazione integrativa ed il nuovo sistema degli incarichi. Un investimento gradito dalle giovani generazioni, che non accettano più il livellamento verso il basso proposto negli ultimi trent’anni”.

Andrea Gregori

Segretario Provinciale

2 thoughts on “Comunicato stampa relativo alla situazione del personale infermieristico nella Regione Veneto

  1. Contrattazione integrativa? Il sistema degli incarichi? Ma seriamente??
    Ancora una volta una guerra tra poveri perché i bandi per gli incarichi di funzione prevedono 1/3 posti per macroarea e ad averli saranno sempre i più anziani per uno sciocco sistema di premiazione verso gli ultimi che potranno godere della pensione, non certo per noi giovani! Per noi è tutta una scusa per fare i modo di avere, quel poco personale ancora volenteroso e non totalmente schifato dalla professione, infermieri più qualificati con master, lauree magistrali ecc a proprie spese da utilizzare gratis. Sconti sulle tasse o bonus per alloggi agli studenti universitari? Perché per fare medicina o altri corsi di laurea non si pensa a questo? Perché alla fine il tasso di occupazione sarà si rasente il 100% ma a stipendi da fame e con diritti calpestati quotidianamente, costretti alla guerra tra di noi per due briciole ( magari una prestazione extra decisa da qualche medico).
    Cara infermieristica, tanto ho creduto in te tanto quanto tu mi hai deluso, spero di separarmi presto!

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *