La segreteria di Vicenza è lieta di comunicare ai propri iscritti l’accreditamento di un corso ECM in presenza a Bassano del Grappa per il giorno 11 febbraio 2021.
A conferma di quanto andiamo ribadendo da tempo, questa dirigenza non è in grado di trattare ne con le organizzazioni sindacali e nemmeno con i professionisti che ha al suo interno.
Questo articolo ne è l’ulteriore dimostrazione, dove la perdita di professionalità e l’organizzazione improvvisata farà desistere molti addetti alle professioni sanitarie a sceglie in futuro questo luogo di lavoro.
Anche la conferenza dei sindaci dovrebbe iniziare a riflettere sui racconti di parte che sposa senza alcuna valutazione critica dell’operato della direzione.
Dopo l’articolo con le parole del Dott. Favaro pubblicato nel giornale di Vicenza di domenica 21 novembre 2021, abbiamo sentito la necessità di rispondere ad alcune affermazioni. Di seguito la nostra risposta.
La risposta del Segretario Provinciale Nursind, Andrea Gregori, alle parole del Sindaco di Bassano del Grappa, andate in onda in un servizio di Rete Veneta nel TG Bassano di Lunedì 15 novembre 2021
AGGIORNAMENTO 10.11.2021 Il Direttore Generale Carlo Bramezza dovrebbe chiedersi se è stato opportuno, all’interno dell’Azienda che dovrebbe dirigere, declassare un’ambulanza di livello avanzato togliendo di fatto l’infermiere e mettendo un’operatore sociosanitario senza alcuna competenza sanitaria. Si dovrebbe inoltre chiedere se è opportuno inviare sul territorio un’ambulanza che in 20 casi su 100 si è rilevata inappropriata con conseguente ritardo dell’intervento sugli assistiti. Forse di questo si dovrebbe occupare, piuttosto di chi guida un’automedica. Andrea Gregori
09/11/2021 BASSANO DEL GRAPPA – Le scelte del dg Bramezza sono di certo lecite, ma sono anche opportune? || Prendiamo atto della posizione del direttore generale dell’Ulss7 Pedemontana Carlo Bramezza sul delicato e complicato argomento degli infermieri messi alla guida delle automediche. In primo luogo vogliamo ricordare al direttore generale che non saranno certo quei 100 mila euro risparmiati – secondo i dati forniti dal Nursind – con questa sperimentazione a far la differenza nel bilancio di un’azienda sanitaria. Con un po’ di attenzione ci sono sicuramente altre sforbiciate, e pure più semplici, che l’Ulss7 può dare alle proprie spese. C’è poi una considerazione da fare sulla scelta dell’Ulss7 di mettere gli infermieri alla guida delle automediche. Questa sperimentazione è di certo lecita, ma bisogna chiedersi sempre quando si ha a che fare con la sanità se una scelta è anche opportuna. Sull’opportunità si sono già espressi gli infermieri e i loro rappresentanti sindacali, che hanno anche accettato di sedersi in prefettura attorno al tavolo di concertazione che hanno lasciato a causa delle posizioni dell’azienda sanitaria. La decisione di tirar dritto del direttore generale su questo argomento porterà di certo a un inasprimento dei rapporti con i lavoratori, in un momento di grande difficoltà per il Veneto che si trova a navigare nella tempesta della quarta ondata. E vien da chiedersi se anche questo sia opportuno. Ma queste domande deve farsele anche qualcun altro. (Servizio di Ferdinando Garavello)
09.11.2021 COMUNICATO STAMPA Conciliazione fallita in Prefettura per gli infermieri alla guida dell’automedicaIl segretario del Nursind di Vicenza, Andrea Gregori: “impossibile arrivare ad una conciliazione se si prescinde dalla lettura dei dati e dalla sicurezza di lavoratori e cittadini”Vicenza, 9 novembre 2021. Conciliazione fallita, ieri, in Prefettura di Vicenza, per la vicenda che riguarda il pronto soccorso dell’Ulss 7 Pedemontana, dove la Direzione generale ha disposto che gli infermieri possano condurre l’automedica. La “sperimentazione” ha preso il via il 1 novembre e, al centro della questione, c’è il fatto che il profilo professionale dell’infermiere, figura deputata all’assistenza diretta ai pazienti, non può essere arbitrariamente trasferito ad una ben diversa mansione, rispetto a quanto delineato dal Servizio sanitario regionale, con evidenti rischi a carico dei lavoratori e dell’utenza.L’incontro si è svolto in un clima teso e le informazioni dell’Ulss 7 Pedemontana non sono state corrispondenti alla realtà. “Vi è stata una palese mistificazione della realtà nell’informativa pervenuta alle organizzazioni sindacali il 29 ottobre scorso, in cui si afferma, a differenza della realtà, che a Bassano del Grappa sono disponibili tre ambulanze adibite a soccorso avanzato, mentre è risaputo che la riorganizzazione interna voluta fortemente dal direttore del servizio ha declassato una delle tre ambulanze, previste dalla delibera regionale, alla categoria base e non avanzata del soccorso”.Da questa decisione riorganizzativa è emersa l’esigenza di attuare la sperimentazione, nel Bassanese, che prevede la necessità di far guidare l’auto medica al personale sanitario.“Per stessa ammissione dell’Amministrazione – prosegue il segretario Gregori – l’ambulanza di base è uscita in maniera impropria nel 19% dei casi. In queste occasioni, infatti, il personale (autista ed operatore sociosanitario), non ha potuto far altro che constatare di non essere in grado di supportare in maniera adeguata le persone che avevano chiesto soccorso, al punto che è dovuto intervenire l’infermiere scortato dall’automedica”.La volontà di non fare chiarezza ed arrivare ad una soluzione razionale è stata alla base dell’incontro, da parte dell’Ulss 7 Pedemontana. “In Prefettura, infatti, l’Amministrazione ha dichiarato che l’automedica può essere condotta da una qualsiasi figura professionale dotata di patente B – sottolinea il segretario Gregori – ma si è guardata bene dall’indicare quale di queste figure professionali debba stare alla guida del mezzo”.La vicenda è davvero rocambolesca. Alla partenza dell’automedica per attività di soccorso, infatti, non è chiaro al personale afferente alla struttura di chi sia la responsabilità alla guida.Conciliare sulla questione vorrebbe dire arrivare ad un compromesso dove sul piatto della bilancia ci sono da un lato la sicurezza del soccorso e, dall’altro, il taglio delle spese. “Non possiamo permetterci una scelta di questo tipo – conclude il segretario Gregori – e l’arbitraria decisione posta in essere dall’Ulss 7 Pedemontana di declassare un’ambulanza di livello avanzato a livello base, dimostra l’attenzione di questa Amministrazione per la sicurezza e per il territorio. Senza dubbio c’è ancora molto lavoro da fare” .
08/11/2021 BASSANO DEL GRAPPA – Continua il braccio di ferro fra il sindacato degli infermieri e l’Ulss7 Pedemontana || Fumata nera nell’incontro di conciliazione fra i vertici dell’Ulss7 Pedemontana e il sindacato degli infermieri nursind sul tema del personale inferimieristico utilizzato per guidare le automediche: le spiegazioni dell’azienda sanitaria non hanno soddisfatto i rappresentanti degli infermieri, che anzi rilanciano con questa informazione. A conti fatti un’uscita su cinque si rivelerebbe ingestibile per il personale, con l’obbligo di partenza per un altro equipaggio più qualificato e con tutto quel che ne consegue.E tutto questo è frutto di una sperimentazione. Ecco le richieste degli infermieri, che partono dal numero di ambulanze e di equipaggi da impegnare negli ospedali dell’Ulss7. Una conclusione che per il sindacato e i lavoratori è sconcertante, una modalità di attivazione di una sperimentazione che è già stata rispedita al mittente (metti bramezza) dal personale, in un momento molto delicato per la sanità del Veneto e della Pedemontana. – Intervistati ANDREA GREGORI (Segretario Provinciale Nursind) (Servizio di Ferdinando Garavello)
BASSANO DEL GRAPPA | INFERMIERI ALLA GUIDA DELL’AUTOMEDICA. LA RISPOSTA DEL SINDACATO02/11/2021 BASSANO DEL GRAPPA – Critiche dei sindacati degli infermieri a una sperimentazione avviata dall’Ulss 7 in questi giorni. Sono pronti a scendere in strada. || Non usano mezzi termini il sindacato delle professioni infermieristiche e l’ordine delle professioni infermieristiche della provincia di Vicenza. Denunciano il comportamento dell’Ulss 7 Pedemontana e la sperimentazione che ha preso il via il primo novembre, definendola bizzarra. Una sperimentazione che prevede che alla guida dell’automedica ci sia un infermiere, adibito così, dicono,a una diversa mansione rispetto alle linee guida del Servizio sanitario nazionale. La conduzione di questi veicoli sarebbe riservata al profilo dell’autista soccorritore, tanto che nei bandi regionali, sono elencate caratteristiche ben precise che il candidato deve possedere. Tutto nel momento in cui nel mondo della sanità c’è una grande richiesta di infermieri.E così è stato proclamato lo stato di agitazione del personale del pronto soccorso, con richiesta di conciliazione presso la Prefettura di Vicenza”.Il timore è che l’obiettivo sia soprattutto un risparmio economico, che si aggirerebbe attorno a 100mila euro all’anno. Ce n’è davvero bisogno? – Intervistati Andrea Gregori (Segretario Provinciale Nursind Vicenza) (Servizio di Federico Fusetti)
Siamo lieti di annunciare che, le segreterie Nursind del Veneto, propongono questo interessante corso ECM (in modalità telematica), in data 12.11.2021.
L’infermiere, nella sua qualifica di professionistasanitario è tenuto, nell’ambito delle proprie competenze, a tutelare e garantire il bene salute con un complesso profilo di responsabilità.L ‘evento sarà l’occasione di approfondire, in modo critico, le tematiche della tutela professionale e delle malattie professionali, sopratutto in questo difficile momento storico perle difficoltà legate alla pandemia da Covid-19.
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