Assemblea retribuita 26 marzo 2018 – Vicenza

Come da manifesto allegato il giorno 26 marzo 2018 si terrà presso l’aula Polifunzionale dell’Ospedale di Vicenza, dalle ore 8:00 alle ore 11:00, un’assemblea retribuita dove Andrea Bottega (che ha partecipato alle trattative all’ARAN) e Andrea Gregori vi parleranno del nuovo contratto.

 

Precisazioni sul nuovo contratto

ARTICOLO AGGIORNATO AL 2 MARZO 2018

Il Segretario Nazionale NurSind, Dott. Andrea Bottega, in questi giorni post-contrattazione, nella sua pagina Facebook sta pubblicando una serie di precisazioni in merito alla scempio che qualcuno ha scelto di firmare.

In questo articolo, la Segreteria Provinciale di Vicenza ha deciso di raggrupparle, per una più facile ed immediata lettura.

“Inizio con questo messaggio una serie di precisazioni. Ritengo indegno e sprezzante l’atteggiamento di chi firma un contratto mentre i lavoratori della sanità sono in sciopero. #contrattosubito è #contrattoperservideipadroni.

Poi sindacati della dirigenza mi chiedono di partecipare a convegni sulla “crisi della rappresentanza sindacale”. Come non comprendere i motivi della crisi di chi si comporta così? Come possono i lavoratori farsi rappresentare da queste sigle? le stesse che hanno firmati per il lavoro gratis ad Expo 2015. Nursind non è in crisi anni. Mai come in questo periodo ha avuto un seguito così grande. Lo sciopero è stato un successo per la categoria che non si vedeva da decenni. Basta leggere i giornali oggi, oppure i social. Il cambiamento è iniziato.”

“seconda precisazione: da ieri, dopo 9 anni di blocco della contrattazione, è chiaro che gli infermieri hanno una loro voce al tavolo contrattuale perché ai loro sindacati è stato chiesto di decidere se firmare o non firmare l’ipotesi di contratto. agli infermieri è stato chiesto se per loro è un contratto che li soddisfa o non li soddisfa. Noi abbiamo detto di no. Spero che da oggi maturi la consapevolezza di passare in massa al sindacato infermieristico.”

“terza precisazione: la parte economica non è mai stata trattata al tavolo è stata decisa da CGIL CISL e UIL in separata sede. Nessun aumento specifico per le indennità degli infermieri solo una loro estensione anche agli OSS. Nei prossimi giorni vi dirò e mostrerò cosa noi avevamo chiesto.”

“quarta precisazione: penso che non accetterò più discorsi sul precariato da parte della CGIL CISL e UIL: il nostro contratto ha le stesse condizioni di quanto previsto dai decreti del Jobs act. Ma qualcuno non voleva un referendum contro il Jobs act? vi informo che anche gli infermieri potranno avere contratti di lavoro non con la PA ma attraverso le agenzie di somministrazione lavoro. tempo determinato e somministrati minimo al 20% di tutta la dotazione organica (ci sono aziende da 5.000 dipendenti e più, significa 1.000 dipendenti!!!) poi si può incrementare con la contrattazione. Inoltre il tempo determinato due massimo 36 mesi. Per i sanitari 48 mesi!!! ma non c’era chi voleva combatter il precariato? Non avete ancora capito che ci hanno svenduti?”

 

“quinta precisazione: leggo e riporto.”

 

“sesta precisazione: LINK

“settima precisazione: prima di firmare CGIl CISL e UIL hanno ringraziato il ministro. Ricordo a chi ha la memoria corta che Madia è il ministro che ha espiato gli infermieri estendendo il nulla osta alla mobilità, ha inasprito le sanzioni e le norme disciplinari, il suo governo ha prodotto il Jobs Act, ha precariazzato la sanità, ha dato un’elemonisa dopo 9 anni di blocco contrattuale, ha aumentato lo straordinario e diminuito le assunzioni. Nursind ha ribadito che il contratto non risponde ai disagi degli infermieri, specialmente turnisti, che in questo momento stavano scioperando e manifestando il loro disagio. Servi dei padroni! #contrattosubito significa #contrattopolitico come abbiamo sempre detto.”

“ottava precisazione: non avete ancora capito che sono veramente i vostri iscritti? crisi del sindacalismo? Probabilmente ero l’unico infermiere turnista seduto al tavolo dell’aran. Quando parlavo di uguali diritti dei lavoratori che dovevano averle stesse possibilità amministrativi, sanitari, diurnisti e turnisti, non capivano… ma come fa un turnista prendersi un permesse ad ore dalle 10 alle 12 o dalle 17 alle 19? chi lo sostituisce? ho solo chieste la stessa esigibilità del contratto da parte di tutti i dipendenti. ma non capivano… Per non parlare di Daniele Carbocci che ha spiazzato tutti sui tre giorni di permesso che essendo un diritto ciascun turnista deve averli. Deve averli non solo se le condizioni organizzative lo consentono. Tutti li hanno? allora cena i turisti ne hanno diritto. Non capivano… Ma quanto siete distanti dai lavoratori CGIL CISL e UIL?”

“ottava precisazione: nessun infermiere in categoria D avrà un aumento a regime (dopo il 1 aprile 2018, per gli altri comparti dal 1 marzo 2018) di 85. Altra fake news dei confederali bevuta dalla stampa. Basta leggere le tabelle. la Tabella D dell’elemento perequativo è una tantum fino al 31 dicembre e non resta come incremento a regime. Elemosina. Un C3 prende più di un infermiere laureato. Questi vi stanno pigliano per i fondelli. #contrattaosubito significa #contrattopolitico

 

“nona precisazione: se lavori di notte non hai diritto alla mensa. Se sei turnista non hai diritto alla mensa o al buono sostitutivo. Dire che questo contratto toglie il pane agli infermieri mi sembra corretto. #contrattosubito è #contrattodafame

“decima precisazione: gli incarichi sono in aggiunta a quello che normalmente si fa. Come si può essere valutati sull’incarico se poi la normale attività (sempre più pesante perché esercitata in situazioni di carenza) ci impedisce il raggiungimento dell’obiettivo dell’incarico?”

“Undicesima precisazione: il professionista sanitario specialista (con il master) non vedere luce finché non ci sarà un accordo su quali master diano accesso all’incarico. IL professionista sanitario esperto deve avere un corso regionale, riconosciuto dalla regione come valido ai fini dell’incarico. Svolge le competenze avanzate che nessuna norma definisce. Ma che esigibilità si potrà mai avere queste figure?”

 

“dodicesima precisazione: mi rimetto a quanto espresso dal dott. Benci in un suo articolo su QS:

Entrambe le posizioni – specialistiche e esperte/avanzate – presuppongo quell’allargamento implicito del profilo professionale riconosciuto dalla legge 42/99. Il problema sta però nell’individuare tali competenze.

Gli incarichi a termine pongono un ulteriore problema. La valutazione negativa o il mancato rinnovo dell’incarico per i motivi che il contratto specifica fa venire meno anche la rispettiva funzione come per gli incarichi di organizzazione? In termini esemplificativi: un infermiere specialista di area critica o un fisioterapista con un master in posturologia, una volta perso l’incarico per i più svariati motivi, non devono più mettere in atto, nel proprio esercizio professionale, le attività aggiuntive al profilo oppure no?

Il pasticcio è evidente. La regolamentazione introdotta ha forti elementi di illogicità e complessità insuscettibili di essere risolti a livello di contrattazione aziendale e, meno che mai, nei tavoli concertativi previsti.

Gli incarichi professionali sono destinati, se così regolamentati, a un insuccesso annunciato anche per modalità di finanziamento e per istituzione.”

“dodicesima precisazione: mentre per i sanitari sono chiesti master o percorsi regionali per il sistema degli incarichi, per gli amministrativi bastano 5 anni di anzianità di servizio. #contrattosubito è #contrattochevalorizzalostudio

 

“tredicesima precisazione: la carriera e la maturazione non sempre ti porta in avanti, ora anche indietro. Dopo 10 da caposala perdi quell’incarico, lo rimetti a bando e puoi anche tornare a fare il clinico. L’ostetrica, il fisioterapista, il tecnico di laboratorio o radiologia, che magari hanno un solo reparto nella struttura dopo 10 anni torneranno a fare quello che negli ultimi 10 non hanno mai fatto. Il modo migliore per lettera via tutte le competenze acquisite. dalle competenze avanzate si può sempre passare alle competenze ordinarie. #contrattosubito è #contrattodelgambero

“quattordicesima precisazione: le indennità aumentano (non quelle degli infermieri comuni, delle corsie, dei turnisti. Si quelle degli incarichi sopratutto la parte più elevata. il valore massimo passa da 9.296,23 a 12.000 (unica indennità arrotondata all’euro) con un aumento di ben 2.703 euro annui). la parte inferiore aumenta di 129 euro all’anno. Ne beneficeranno i coordinatori con incarichi semplici.”

“quattordicesima precisazione: qui ci vogliono prendere in giro. Leggete il volantino CISL sull’aumento contrattuale. Questi fanno il calcolo della media degli aumenti mettendo dentro anche i soldi che già prendiamo. Se ciascuno di voi guarda la propria busta paga (qui vi faccio vedere la mia di questo mese) troverete la voce indennità contrattuale. Io sono un D4 e come da tabella del nuovo CCNL mi spetta 188,28 euro l’anno che diviso 12 fanno 15,69. Questa voce c’è già. Il contratto nuovo all’art. 76 dice che tale voce scomparirà come voce specifica e sarà conglobata nel tabellare. Ci volete dire che dobbiamo calcolare gli 85 euro sulla base di quanto percepiamo gia dal 2010? Inoltre sommano l’elenco perequativo che, come è noto, è una tantum e termina al 31 dicembre 2018. Cosa c’è di errato dunque nel dire che a regime, cioè dal 1 gennaio 2019, un D0 avrà un aumento di 67,90 euro lordi al mese? Nulla. Cosa succederà dopo sarà questione di altro contratto con altre risorse e si discuterà con altra rappresentatività (quella risultante da queste elezioni). Cari infermieri pensateci. SE alle RSU votate queste sigle vi ritroverete questi contratti anche nel prossimo triennio. NOn fatevi fregare da chi vi vvende aumenti che già prendete. #contrattosubito è #contrattaofake

 

 

“quindicesima precisazione: tutti dicono che dopo le RSU firmiamo anche noi il contratto. Tutti pensano che non si possa cambiare la preintesa firmata il 23. Intanto tranquillizzo tutti ed avverto già fin d’ora che impugneremo il contratto e la questione firma perché per noi è incostituzionale dover per forza firmare un contratto per restare ai tavoli. Secondo mi chiedo: ma se nelle assemblee che CGIL, CISL e UIL organizzeranno i lavoratori chiederanno di rivedere il contratto e non daranno loro il mandato di firmarlo definitivamente, cosa faranno? il problema non è se Nursind firma dopo o non firma, il problema è: loro firmeranno in ulteriore sfregio ai lavoratori che continuano a protestare contro questo contratto ingiusto? SE avessero il coraggio di non firmare si riaprirebbe la trattativa e si potrebbe ridiscutere il merito.”

 

“sedicesima precisazione: commissione paritetica di cui all’art. 12 del nuovo CCNL (se sarà approvato). Come scrive la CISL sembra che se non firmiamo il contratto saremo esclusi dalla definizione di tutte quelle materie che si discuteranno in questa commissione. Faccio sommessamente presente a chi non fosse avvezzo alle questioni sindacali, che la commissione non può deliberare nulla senza passare per il tavolo di contrattazione. Potrà fare alassi e proposte ma poi si dovrà venire al tavolo per l’accordo dove troverete di nuovo i sindacati infermieristici. Prendetevi pure la responsabilità di creare un nuovo sistema poi lo discutiamo la tavolo e se agli infermieri non piacerà allora gli ospedali si voteranno e le piazze si riempiranno. Questa commissione non decide nulla.”

 

“diciassettesima precisazione: con l’aumento contrattuale aumenta anche la trattenuta di alcune sigle sindacali che dal tabellare prendono una percentuale. Mento lo stipendio, aumenta la trattenuta. Così non è per Nursind: nursind ha una quota fissa che non aumenta con la firma del contratto. Nursind ha la trattenuta su 12 mesi non su 13 come gli altri. Nursind, tra i sindacati rappresentativi, ha la quota più bassa del comparto. Cosa aspetti a darti un aumento contrattuale in più: passa a Nursind.”

 

“diciottesima precisazione: a ulteriore sostegno che siamo andati in pejus vi allego due commi di due articoli (il comma 8 dell’art. 12 CCNL 2001 e il comma 11 dell’art. 25 del nuovo contratto) che parlano del diritto del dipendente a vedersi concessa l’aspettativa per il periodo di 6 mesi per vincita di concorso. Dalla firma del nuovo CCNL non sarà più un diritto (la dizione precedente era “è altresì concessa”) ma una mera possibilità a discrezione del datore di lavoro (“può essere concesso un periodo di aspettativa”). sappiamo che i concorsi più numerosi sono quelli degli infermieri… coraggio colleghi, avete ancora dubbi sulla svendita dei vostri diritti?”

 

 

“diciannovesima precisazione: Nursind vanta molte migliorie al contratto anche se non tutte quelle che abbiamo chiesto ci sono state concesse. Ma ricordo che siamo stati gli unici ad intervenire sulla materia incarichi. In quest’ambito il presidente Aran (parte datoriale) ha accettato nel 10 modifiche (ironicamente ha anche detto che se me ne concedeva 11 dovevo firmare il contratto). Faccio presente a mo’ di esempio una modifica: all’art. 20 comma 6 ho fatto aggiungere la parola “dello stesso” in mondo che risultasse questa frase: “L’esito della valutazione periodica è untile per l’affidamento DELLO STESSO o di altri incarichi.” senza “dello stesso” il coordinatore a scadenza doveva andarsene da quella unità operativa e doveva spostarsi ad altro reparto pur in presenza di una valutazione positiva. Per quanto riguarda poi il cambio divisa ho già detto: è la Cassazione che ha portato le aziende a concedere il tempo altrimenti non ci sarebbero stati argomenti per vincolare le già poche risorse.”

 

 

“ventesima precisazione: i sindacati confederali hanno già deciso che, indipendentemente da quello che diranno i lavoratori nelle assemblee, loro questo contratto lo firmeranno proprio alla faccia loro. Non è nemmeno passata una settimana, come fanno già sapere cos ade pensano i lavoratori? hanno tutti già letto le 100 pagine e le hanno studiate e già hanno dato un giudizio positivo? SE così fosse perché avete bisogno di fare assemblee per spiegare? se siete già certi del giudizio positivo non perdete tempo. 
Ora capisco perché i sindacati della dirigenza chiamano Nursind a parlare della crisi di rappresentanza dei sindacati. I confederali non si rendono conto delle condizioni lavorative della sanità. Sè questa la considerazione che hanno dei lavoratori, credetemi, vi conviene cambiare. #contrattaosubito è #contrattopoliticodecisoallafacciadeilavoratori

“ventunesima precisazione: ma perché chi critica la mia posizione sul contratto non entra mai nel merito? Io ho dato un giudizio, mi pare, di merito. Ho detto le cose che non condividevo. Ho postato parte di articoli, ho fatto riferimenti ma non ho trovato ancora nessuno che mi dica dove ho torto, che gli articoli citati sono falsi, che quello che c’è scritto non è vero. Perché chi ha firmato non entra nel merito? Lo so anch’io: c’è un articolo sul congedo per le donne vittime di violenza, uno per le unioni civili, c’è il congedo parentale su base oraria, … ma non basta questo per giustificare la firma di un contratto che per il resto è un sopruso e svilente le professioni laureate. In Italia più studi meno vieni premiato.”

“ventiduesima precisazione: Nursind non ha firmato contratti Anaste nella sanità privata. Questo lo chiarisco considerato che in altri post ci accusano di ciò. In secondo luogo riprendo le considerazioni di prima: qui si attaccano i sindacati che non hanno firmato l’accordo per altri motivi su altri terreni ma non si trova un volantino che difenda questo contratto, che entri nel merito. Questo attacco ai non firmatari su altri terreni mi fa pensare che neanche chi ha firmato è convinto che sia un buon accordo ma, forse per altri motivi, si doveva firmare. Non lo so se sia così ma, ad ora, non so darmi altra spiegazione.”

IN AGGIORNAMENTO

 

 

 

Anche Obiettivo Ippocrate sostiene lo sciopero di Nursind

Anche Obiettivo Ippocrate sostiene lo sciopero di Nursind:

“Vicenza 22.02.2018

Dott. Andrea Bottega – Segretario Nazionale Nursind

Andrea Gregori – Segretario provinciale Vicenza Nursind

Desideriamo manifestare la solidarietà di tutto Obiettivo Ippocrate alla giornata di protesta organizzata per il giorno 23.2.2018
dalle professioni infermieristiche.
Le problematiche della nostra sanità non sono a compartimenti stagni, riguardano invece tutte le professioni sanitarie.

Cordiali Saluti

Massimiliano Zaramella – Presidente Obiettivo Ippocrate
Giampaolo Zambon – Segretario Obiettivo Ippocrate”

Venerdì 23 febbraio, data storica: uno sciopero per la qualità dei servizi

Il segretario provinciale Andrea Gregori: “fermeremo la Sanità vicentina, ma sarà per garantire agli infermieri un lavoro dignitoso ed ai cittadini un’effettiva qualità del servizio”

 

Vicenza, 21 febbraio 2018. Quello indetto per venerdì 23 febbraio sarà il primo sciopero indetto dalle due organizzazioni sindacali di categoria degli infermieri, Nursind e Nursing up. Oltre 60mila iscritti sono già pronti a manifestare, dalle prime ore di venerdì, in Piazza Santi Apostoli a Roma ed al presidio provinciale vicentino all’Ospedale San Bortolo (Ulss 8 Berica). “Sarà un vero e proprio venerdì di passione per la Sanità vicentina – spiega il segretario provinciale del Nursind di Vicenza, Andrea Gregori – in quanto l’adesione allo sciopero, ampiamente pubblicizzata sui Social e negli ambienti ospedalieri, sta riscuotendo un’annunciata partecipazione, come mai in precedenza”. Gli infermieri rivendicano condizioni di lavoro più dignitose, anche a tutela del malato, ed un contratto confacente alla complessità della propria funzione. “Scioperiamo il 23 febbraio – chiosa il segretario Gregori – per avere una Sanità migliore domani, a favore dei nostri utenti, così che non vengano più considerati dei numeri, ma delle persone bisognose di cure. Purtroppo, i disagi non saranno di poco conto, ma le condizioni attuali che vivono gli infermieri rischiano di determinare ripercussioni sull’utenza”. Il Nursind lotta per un contratto migliore e che possa considerarsi prima di tutto delle persone, con una vita privata ed una professionalità al servizio della Sanità. “Non riteniamo opportuno – aggiunge il segretario Gregori – sottoscrivere un contratto come fossimo dei “missionari”. Siamo cittadini con una vita sociale che svolgono una professione al servizio degli altri. Proprio per questo motivo non abbiamo fretta di arrivare ad un contratto qualsiasi, ma vogliamo, con calma, un contratto che ci tuteli”. Venerdì saranno parecchi i disagi negli ambulatori, nelle sale operatorie e nell’interventistica cardiologica e radiologica. Ed i reparti funzioneranno a livello di assistenza minima. “Questo importante sacrificio, come infermieri ed utenti – conclude il segretario Gregori – lo dobbiamo sopportare per poter avere una Sanità di qualità, che non venga trasformata in un’azienda che produce salute in quantità, a scapito della qualità”.

M. Crestani

Ricapitoliamo i motivi dello sciopero

Dopo i vari punti che vi abbiamo presentato nei giorni scorsi, a poco più di 24 ore dallo sciopero, riteniamo corretto ricapitolare i motivi che hanno spinto la nostra Organizzazione Sindacale a credere così tanto in questo sciopero.

E’ necessario smuovere le coscienze di tutti per preservare una figura professionale indispensabile: gli INFERMIERI.

Per una migliore lettura vi invitiamo a cliccare qui:

Motivi dello sciopero 23 febbraio 2018

IO CI STO! E tu?

A sostegno dello sciopero del 23 febbraio 2018 chiediamo a tutti i nostri iscritti di diffondere il logo in allegato. Come? come preferite! alcuni esempi possono essere i social, la foto profilo di WhatsApp o di Telegram ecc.

Se preferite riceverlo direttamente sul cellulare basta che ci mandiate la richiesta tramite WA al 3347736860.

Il quarto motivo per cui scioperare

Il PART-TIME:

  • Viene visto dal contratto come una flessibilità a vantaggio dell’azienda;
  • non si prevede più l’obbligatorietà della concessione;
  • aumentano le ore di lavoro supplementare (retribuzione maggiorata del 15%); precedentemente se si superavano le 20 ore la maggiorazione era del 50%: saranno quindi PIÙ ORE e MENO SOLDI;
  • divieto di fare prestazioni aggiuntive o di supporto all’intrameonia.

Per quanto riguarda i Part-time vi invitiamo anche a rileggere “Il secondo motivo per cui scioperare”

Anche questo DEVE essere UNO DEI MOTIVI per aderire e partecipare allo sciopero del 23 febbraio 2018.

Nei prossimi giorni altre motivazioni per cui aderire alla nostra protesta!

No alla svendita dei diritti!

“Nel prendere atto che le Regioni hanno deliberato l’atto di Indirizzo che finanzia il 2018 (per arrivare al 3,48% del monte salari come per i dipendenti statali) con le risorse economiche stabilite dall’accordo del 30 novembre 2016 – accordo da noi non sottoscritto – ribadiamo che i motivi dello sciopero indetto per il 23 febbraio rimangono tutti in piedi; che non è per nulla pretestuoso ribadire che tali risorse siano poca cosa rispetto alla perdita di acquisto del salario avvenuto in questi 9 anni di blocco e, a maggior ragione, rispetto a ciò che viene chiesto in cambio alla categoria (deroga ai riposi, assorbimento dello straordinario per i coordinatori, aumento del lavoro supplementare per i part time, aumento della quota individuale di straordinario per i tempi pieno, negazione del diritto alla mensa per i turnisti, spostamento dei fondi dal salario fisso a quello variabile, precarietà degli incarichi, non esigibilità di diversi istituti contrattuali per il personale turnista e ci fermiamo qui per amor di patria). Gli infermieri del Nursind non vogliono un “contratto subito” per compiacere la politica ma vogliono un contratto dignitoso e per tale motivo sciopereranno il giorno 23 febbraio e si raduneranno in piazza Santi Apostoli a Roma per dissentire verso le politiche di definanziamento del fondo sanitario nazionale e verso un contratto peggiore dell’attuale.” A. Bottega